lunedì 26 ottobre 2009

Lupetta mia

Diletto è il ricordo
che di sorriso accende
la Lupetta cara
quando cucciola giaceva
nel palmo della mano
o quando
in lei fremente
il tonno scatenava
l’appassionata frenesia.

E zuccherina è tutt’ora
l’ansiosa Lupetta mia
rotondetta e assai pigrona
che di tutto si spaventa
e che da sempre si dispera
seppur stringata
è la mia assenza.

Raggiante
e senza indugio alcuno lei s’accende
ad ogni sospirato mio ritorno
anche quando la lontananza
è solo di un decimo di secondo
allorché scodinzolando fiduciosa attende
i calorosi sorsi dell’indiscusso Amore.

Ma allora …

chiara ancora non è
in lei l’ovvia cognizione
che a nulla serve implorare
anche la benché minima attenzione
perché per me
Lupetta è dolce letizia del mio cuore
zucchero filato e soffice candore.

tiziana mignosa
02 2009

domenica 25 ottobre 2009

Gocciola l'anima sulla bellezza

Trabocca dal mio sguardo
l’immenso
in questa notte a strapiombo
cielo e mare afferro.

Dinanzi danze tremolanti
s’arresta il mio respiro
chiarori alla salsedine di luce agghindano
le mense raffinate della sera.

Frivolo perfino il cielo
s’ammira allo specchio prediletto
lampare come stelle
centuplicano il piacere.

E mentre sulla passerella dell’estate
continua la sfilata delle grazie
sfugge dalle mie dita
anche il riflesso più malconcio dell’amore

allontana allora
almeno dalla vista
anche la tonda diva
esilio dei segreti e dei cuori innamorati.

E visto che ho smarrito
l’invito al party della letizia
bendami gli occhi
sull’abbondanza di questa notte spoglia.

tiziana mignosa
08 2009

Le lande del cuore

(Sulle note di Il volo dell’aquila di Maurizio Albano)


Inanellati i riccioli
morbidi e suadenti
come lagrime di nettare cristallino
oscillano al tepido vento
catturano
gli ultimi raggi del sole
e li fondono a sé.

Nel lento meriggio infuocato
fasci
lampi d’aurea lucente
cingono
i capelli di miele fluttuanti
lunga è la chioma
e docilmente oscilla
al rosato soffio
che tutto dora.

Rovente è il purpureo tramonto
come gli ultimi desii
avvinghiati come amanti
annodati alle spire del tempo
lentamente
si apprestano a svanire.

E’ un riso gentile
che al cielo m’accompagna
e la taciturna goccia
alla bruna terra
mestamente m’incatena.

Tra le sterminate lande
aride e sabbiose
è sconfinato
a volte
il deserto del cuore.


tiziana mignosa
05 2008

mercoledì 21 ottobre 2009

La vita

Stramba appare l’esistenza
quando non l’osservi
con gli occhi del sapere
quando ti toglie tutto come fosse niente
e poi te lo ritorna quando non l’aspetti.

Ma come il vento cambia umore al tempo
così la vita alterna l’ammaestramento
quando zuppa
è la spugna della sconfitta
e della bianca bandiera ne hai fatto il motto.

Di vellutata bambagia
o di aculeati pruni
riesce sempre a sbalordire
quando le mani s’ acconcano di piacere
o d’assenza si cristallizzano nel vuoto.

Quando maliziosa si concede
donando il gusto pieno del piacere
o quando di sgambetto
affossa il tuo sorriso
inchiodando le lancette alla parete.

Diversa
eppure sempre la stessa
la vita che graffia o che accarezza
ci forgia sempre alla bellezza.

tiziana mignosa
12 2008

domenica 18 ottobre 2009

Un'estate leggera

A volte ritornerei
tra la quotidianità stagnante
delle vie che ho lasciato

riprenderei da lì
forse per rovistare
tra le cose che non ho mai trovato.

Ad occhi chiusi
inventerei la leggerezza di un’ estate
vita che profuma di limone e dolce sogno.

Poesia tra i vicoli e il fuoco dei tramonti
sorrisi e gioia alla salsedine
gentile nostalgia dal sapore tenero e mai gustato.

tiziana mignosa
10 2009


note dell’autrice: quante volte nel silenzio della nostra anima ci siamo chiesti come sarebbe stata la nostra vita se anziché scegliere una via ne avessimo scelta un’altra?

L'attesa

A volte amo
quelle rughe che odio
quand’è la voce del riflesso
a parlarmi del tempo
quand’è l’attesa
la protagonista solitaria
del caos che gonfia i vuoti
di parole vane.

Rumori
suoni
e colori accesi
che riempiono
e colmano
per non udire
il grido straziante
del silenzio.

Amo
a volte
quei segni che odio
indelebili tracce
che di plumbeo vestono
l’effimera grazia.

Sfuggono
i desideri
m’aleggiano intorno
come anime beffarde
senza corpo
gridano ai rimpianti
di sterile attesa
che si consumano
vergini
nel tempo.

A volte amo
quelle rughe che odio
quando mi giro indietro
sui sassi di sangue e sudore
che scivolano giù
tra le pieghe consumate dell’anima
tra graffi e strappi al cuore

e m’accorgo

di quel sorriso delicato
che con amore asciuga
le mie stanche lacrime
e mi porta a pensare
che nulla più m’importa
nulla
neanche d’aspettare.

tiziana mignosa
11 2008

sabato 17 ottobre 2009

Era lontano il tempo

Era buio e freddo
e l’inverno copriva col suo umore
i sentimenti stanchi d’aspettare.

Era lontano il tempo
il tempo delle notti d’estate
quando la luna era la regina dell’Amore.

Oltre
oltre quell’odore
oltre la notte e la sua bellezza
ho attraversato
senza vestiti
il tormento dell’inverno.

Io
che da sempre inseguo
con la mia fragilità travestita da forza
il sogno
ho respirato una musica.

A tratti
fluttuava
oltre
oltre il chiarore dei fulmini
oltre
oltre il frastuono assordante
dei tuoni che spaccano il cuore.

Piano
piano
mi sono abbandonata
a quell’odore di musica e terra bagnata.

Il suono
lentamente
mi ha invitato a indossare la trasparenza
e
incorporea
ho aperto la porta della chiesa.

Sul cigolio dell’antico
mi sono persa
in quella musica soave
che allontanava dal mio sentire
il buio e il temporale

tiziana mignosa
10 2008

mercoledì 14 ottobre 2009

Solo bello

La bellezza da sola a cosa serve
quando col cucchiaino affossi dentro al niente
mentre colmi gli occhi di piacere
ma solamente intorno al nulla puoi orbitare.

Quando le parole servono solo per parlare
e i dialoghi si perdono prima ancora di iniziare
quando soltanto d’occhi e mani puoi costruire
castelli di sabbia subito pronti a evaporare.

Nutrimento prelibato che la materia appaga
affamando la parte che di te non s’accontenta
che con le mani asciutte cerca senza più cercare
chimere irraggiungibili difficili da trovare.

E allora un altro ciao è pronto da spedire
al solo bello che impaziente attende di tastare
lui che ancora non riesce a concepire
che la sua bellezza, da sola, a te non può bastare.

tiziana mignosa
10 2009

Ascolta

(sulle note di Andare di Ludovico Einaudi)


Dai raggi taciturni del tramonto
lasciati catturare
e sulla scia del vento
ondeggia ai novelli fili, al rosso e al grano.

A volte accorre l’incorporeo chiarore
quando colle dita verso il cielo
non ti rassegni a tratteggiare
invisibili cuori senza nome.

Ascolta
ascolta il dolce suono della notte
quando una ad una
le onde in coro pettina.

Scova la tua anima bambina
serrata ancora dentro al guscio
sorridi alla vita vera
anche se per i piccoli è solo fantasia.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=9olcTJmDphA

sabato 10 ottobre 2009

Solo adesso

(Sulle note di “La vida ed bellas” di Ernesto Cortazar)

A te
anima errante
che vaghi
ad occhi chiusi
mentre respiri gioia
solo a tratti
dentro il caldo abbraccio
dell’amore immaginato.

E’ solo sogno
adesso
solo ora
è irraggiungibile desio
mentre attraversi gli scoscesi crinali della vita
che svettano scivolosi
su questo cielo
dipinto d’azzurro passione.

Invaghita
della vita e della sua bellezza
in essa ti trascini
con gli occhi gonfi
e il cuore vuoto
colmo solo
di bellissimi sogni.

Ma è solo adesso
devi crederci
è solo ora
poi sarà diverso.

tiziana mignosa
10 2008


Dedico questa poesia a Elena, anima dolce, amica mia da e per sempre.

venerdì 9 ottobre 2009

Obsession

E’invisibile
la sottile linea
della tua follia
miss Sid
l’ossessione e il tuo tormento
della sua bellezza che di passione
cristallizza il tempo.

Immobile ed eteria
lei traspare
nell’acqua cheta dove Ophelia
senza respiro
nell’attesa
giace.

Ovattato
è il suo mondo ad occhi chiusi
e di morbido tepore
nell’inafferrabile danza del piacere
sensuale
al mondo torna.

Imperversa nell’apparenza
il ghiacciotemporale
che di goccespine bagna
quel poco che rimane
del suo malato amore.

Lei...
che dell’Amore era
dall’amore è abbandonata.

Affascina e cattura
col fuoco dei capelli e del suo cuore
ma dal mondo sfugge
e lenta si consuma
sulla dose di laudano
che di carezza senza cuore
lesta l’accompagna
alla temuta
e dolceamata morte.

tiziana mignosa
12 2008

Mary Kelly

Tra nebbie e gelo
si dissipano le ore
tetro spicchio sull’oscuro mondo.

Londra si desta e s’addormenta
di topi e polvere, sangue e poco amore
sul rosso e il nero della sera.

Di pesca
è la sua pelle fresca
Mary è di velluto e sogna tenerezza.

Lunga sottana tace vita breve
milleottocento88 muffa e tenebre sui muri
soffio intenso e brivido sulla pelle.

tiziana mignosa
10 2009


Nota dell’autrice: questa poesia è dedicata alla Londra del 1888 ai tempi di Jack lo squartatore e Mary Kelly

mercoledì 7 ottobre 2009

La terra di mezzo

Tra malinconie e leggerezze
la terra di mezzo fendi
polvere sulle scarpe stanche

aperte le tue braccia
chiedi ma d’incertezze vaghi
sul filo dell’esistenza

ma è il destino sempre il protagonista
quando i calici di cristallo t’offre
poggiati sul luccichio del piatto di portata

o quando
si volta di fronte alla tua lacrima
annegata nel nulla della mano.

tiziana mignosa
09 2009

lunedì 5 ottobre 2009

Piazza della Rotonda

S’affacciano sulla bellezza
le scorticate bocche dei muri
ennesima è la copia del giorno
che a fatica si consuma.

Pigre sbadigliano
sull’aria e il suo tepore
che di me scalda tutto
immemore del cuore.

L’avvicendarsi della vita origliano
chine di stupore
coi veli del presente celano
orme ormai lontane.

Teneri ricordi
tra sole e schizzi d’acqua in controluce
allegri zampilli
rincorrono sfuggevoli idee un po’ bizzarre.

Amate briciole
di pianto e riso raccattato
è ciò che rimane
nel forziere profanato.

tiziana mignosa
09 2008

venerdì 2 ottobre 2009

L'Angelico ricordo

Sfrecciano nella notte buia
auto ed esistenza
mentre imbronciata sul presente
t’appoggi mesta al finestrino.

Sullo scorrere del tramonto
appare obliquo il mondo
quando scorri ferma sull’adesso
ma sei pronta ad afferrare
quel guizzo sfavillante
che appena un attimo illumina il tuo viso.

Morbide di note
s’addensano le immagini
d’amore sciolgono
il travaglio di una vita intera.

Allacciato al paesaggio
di cometa sfreccia
quel tenero tepore
ma è nel gelo dell’assenza
che d’umido
tristemente muore.

Il mondo colle sue fattezze
allora torna
sui resti sbriciolati
di tutto ciò che è stato.

tiziana mignosa
01 2009

La vita crea abbracci

E’ in questo oscuro tempo
nel suo perpetuo mutamento
che saggiamo la materia
brame e fitte da indossare.

La vita crea abbracci
ma anche dolorosi strappi
che smembrano il sentimento
in quel che pare il vile allontanamento.

Perfino nella più mediocre delle simulazioni
è un duro colpo che spacca in mille pezzi il cuore
e anche se temporaneo
smisurato è il cruccio che si prova.

Da nemica
si traveste allora l’alleata
e nell’incompreso mutamento
ci addestra a setacciare il vero dal suo opposto.

Anche nel più infausto degli addii
maestra è sempre l’esistenza
perché chi si ama per davvero
neanche dal miraggio con la falce
potrà mai essere separato.

tiziana mignosa
08 2008

La resa

Ti ho vista l’altra notte
mentre vagavi tra realtà e sogni
con ancora addosso l’odore acre della materia
e l’impalpabilità sfuggente dei desideri
tra l’assurdità dello scorrere veloce
e il magnifico rallentare del tempo.

Ti ho vista oscillare
tra il piacere perverso di andare
e la consapevolezza amara
che invece è giusto rimanere.

S’è imbrigliata la tua felicità, lo so
si è spezzata sul ramo più alto dell’albero
fiorito e morto a dicembre
sulle rose sbocciate e subito strappate
una ad una
senza più petali né odore, senza pietà alcuna.

Si è arresa sull’ultimo sguardo alla luna
nel groviglio contorto di verdi rami e sogni sbriciolati
quando l’aria
ancora carezzava di sorriso e leggerezza.

tiziana mignosa
12 2008

Il primo bacio

Sonnecchia taciturno
il primo bacio
impacchettato giace al buio

in fondo
tra le ragnatele del passato.

Pare dimenticato
ma quando meno te l’aspetti
come se fosse lava
esplode
e di perché picchietta
sui novelli palpiti dell’adesso.

Qualcuno ha detto che non si scorda mai
ma solo quando lo vivi sulla pelle
t’accorgi che molti ritagli precipitano nell’oblio
mentre quell’istante
e giusto pochi altri
ti rimangono impressi
come se mai fossero trascorsi.

Ci sono eventi
che schiudono il percorso
e forse è anche questo
il motivo per cui emergono dal fascio
anche se poi
come tutto il resto
scivolano sul dorso.

S’infiamma sulle gote
l’acerbo turbamento
stupore e sorriso
mescolati a batticuore.

Di caldo umido
brucia il desiderio
saliva e musica
e languido timore.

tiziana mignosa
03 2009

Calafarina

Arsa, terra di sole
tortuose vie
polvere e brezza.

Screziate appaiono
visioni d’incanto
fichi d’india e gerani tutto l’anno.

Sinuosi scorrono
gli obliati percorsi carezzati dal mare
scorticati pendii di sole e vento.

Spazi infiniti di nuda sabbia
susseguono inviolati
azzurro mare che aria diventa.

Acqua, linfa cristallina
gioia e vento
piacere rinnovato e senza tempo

tiziana mignosa
08 2008

Al bivio

Scivoli
sull’invisibile linea dell’emozione
un po’ bambina e un po’ donna
spirito e corpo
ondeggi
tra il giglio e il tuo ardore.

Come foglia al vento
tra un sentire e il suo opposto
oscilla
il tuo lambire cielo e l’afferrare terra.

Ancora scisse
le due parti gocciolano tormento
d’azzurro e rosso languono
nel tempo.

Vacillante
sui gradini del percepire
carezzi di sorrisi
sogni di carta e vento
o ammicchi sulle accese note
di seta e incenso.

tiziana mignosa
01 2009

Protagonisti e comparse

(sulle note di “Passage into midnight” di Omar Akram)

Inseguendo l’inconsapevole
barcollano sui giorni i passi
d’ingannevoli certezze riecheggiano
sull’astuto podio della vita.

Scie turbinose s’accendono
- flebile riflesso di ciò che è vero -
e al silenzio serrano
gli scorticati aculei al mondo.

Sui rintocchi del tempo
replicanti scene si susseguono
sulla carnalità
che abbandonando passate gravità
di fatica si dissolve

nuda
allora
abbraccia finalmente il suo candore.

Protagonisti
si mescolano a comparse
e vanno e poi ritornano

- è un attimo l’esistenza –

e subito cala giù il sipario:
è ora di ricominciare!

tiziana mignosa
07 2009

http://www.youtube.com/watch?v=2QHThUTaK6g

Non piangere

(sulle note di Onde di Daniele De Santis )

Quanto sterile appare
questo tuo ostinato peregrinare
tra slanci verso il sole
e poi
l’inevitabile precipitare
in fondo
ancor più giù
dove si spegne il mare.

Vana
è la ricerca dell’essenza
qui
qui sull’aspra terra
dove c’è concesso niente più
che minuscoli granelli d’apparenza.

No
non piangere
se riesci ad afferrare
solo poche briciole
dispersa polvere di quel tutto
che ingenuamente ambivi.

Fragile
è l’amore sulla terra
imperfetto e confuso
è solo il flebile riflesso
di quello che un giorno avremo.

Misero è l’assaggio
della dorata perennità
dove esiste solo amore e gioia
in quantità.

tiziana mignosa
02 2009

1°classificata Aprile 2009 alla 2° edizione del concorso di poesia “Le penne di zenzero” Villalba (Roma)

Mezze verità

(sulle note di Mea Culpa Enigma)

Le mezze verità
sono zampilli opachi
che inzuppano le ali
alla fiducia.

Quando le incroci
annegano il candore
tra gli inattesi fasci d’iride
e l’ingenuo tuo stupore.

Allenti allora il laccio
alla bellezza incerta
e torni sui tuoi passi
fiutando che donar credenza
non sempre è cosa saggia.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=KG7Bs_BCC5w

La mia stagione

(sulle note di “The Sacrifice” di Michael Nyman)


E’ il tempo delle notti deste
quello che calza il mio sentire acceso
quello che del languor di luna
profuma il senso
quando il mare
passeggia nudo sui pensieri.

Ad occhi chiusi
scalza
d’intenso annuso
la calda pelle ambrata
che all’imbrunire slaccia
gli stretti nodi al sogno.

Respiro allora
la dolce essenza tua
mentre sussurri
preziosi attimi d’immenso
e in sordina sbocci
il mio sorriso grato.

Nell’invisibile contatto
il macigno allenti
mentre naufrago la vita
o mi lascio scivolare
tra splendido riverbero
che mi ritrova ancor più donna.

tiziana mignosa
06 2009

http://www.youtube.com/watch?v=QsxHuW26rc8

La malinconia

(Sulle note di malinconia di maurizio albano)

Ha ali trasparenti
la malinconia
cristalli conosciuti
s’annidano silenziosi
dentro le corolle
dei fiori al tramonto.

S’ammanta di tenerezza
quando con lo sguardo
insegue assorta
i variopinti frammenti
della vita non vissuta.

Malinconia
di facili rimpianti
ricordi
spesso
solo sogni.

Viene a galla all’improvviso
dolce e discreta
conosciuta amica di una vita
così
al solo tocco delicato
di una frase gentile.

Carezza amata
che non m’appartiene
ma che m’induce
ancora una volta a sognare
e mi ritrovo a scivolare
lungo il sentiero
di quella lacrima che
silenziosa
solca il viso mio
fino a dissolversi
nel nulla


tiziana mignosa
07 2008

La fantasia

( Sulle note di Etude di Mike Oldfield)

Libera
è la fantasia
e come l’amore mai s’imbriglia
tra le ingannevoli trame della ragione
non segue mai il rintocco del tempo
né si fa male ad ogni evento.

Volteggia
insieme ai dolci pensieri
plana a suon di musica
palpita e s’innamora.

Oltrepassa le nuvole del cielo
e di sorriso scioglie
gli ostacoli del cuore
sorvola terre e continenti
perfino oceani e anche deserti
fino a dare palpito ai desideri buoni.

La fantasia
è come l’Amore quand’è puro
e mai s’arresta
sulle difficoltà che incontra.


tiziana mignosa
04 2008

http://www.youtube.com/watch?v=bAXYhSmcLgk

Crepuscolo d'estate

(Sulle note di Onde di Daniele De Santis)

Tra le spighe selvatiche
intonano l’estate le cicale canterine
nenia a fil di voce
attendendo che sia sera.

Di gentilezza
in controluce oscilla l’oro e il verde
mentre il giorno s’addolcisce
scivolando dietro il mare.

Vento vacanziero
che danza nella quiete
di luccichii e sale
colle mani tra i capelli passa.

Più grande appare il cielo
sopra spazi di silenzi e armonia
strapiombi in riva al mare
respiri i tuoi sospiri.

tiziana mignosa
07 2009

Addio stupida illusione

(Sulle note di Cuore Sacro di Andrea Guerra)
1

A volte sta lì la verità
evidente
nel candore della sua semplicità
vive così
dinnanzi ai tuoi occhi ancora umidi
bendati d’inutile speranza.

Cristalli limpidi che di fumo e nulla
sotto il buio della miseria si polverizzano
doccia di ghiaccio spino
nel giorno del risveglio
di fronte al ritratto opaco
di quello che è l’opposto di tutto ciò che è stato.

Poco rimane
di ciò che credevi fosse amore
e cerchi a tutti i costi una ragione
verità invochi ma poi ti giri
e cerchi, cerchi ancora
oltre quel tanto che ti ostini a non vedere.

Di lame aguzze
infilza
uno ad uno
i battiti accelerati
che di delusione e verità
inchiodano sull’ingenuità il tuo stupore.

La ritrovi così l’ambita libertà
avvinghiata alla paura di soffrire
ma è la verità
ciò che da sempre vuoi
oltre il più lucente
dei lucidi bagliori.

Inattesa
fa capolino di fronte al freddo del disgusto
oltre tutto ciò che è stato e che hai creduto bello
perfino oltre ciò che rimane di quel falso dolce tepore
di quella stupida
inutile illusione.

tiziana mignosa
02 2009

http://www.youtube.com/watch?v=ktJyoJdd_JU

A te vento

A te vento
della silente notte estiva
a te che ovunque vai e tutto sfiori
va da lui
sussurragli in un orecchio che non mi sono arresa
e che continuo a cercarlo.

Parlagli di parole
di carezze e baci
raccontagli di me e dei miei sogni
che si intrecciano accarezzando i suoi
e dei pensieri che sorridono
sfiorandosi appena.

Parlagli dei desideri che si abbracciano
e delle mani che vorrebbero sfiorarsi
intreccia le parole in un bouquet di poesie e fiori
poi va da lui e torna a me
...lui ti seguirà.

tiziana mignosa

giovedì 1 ottobre 2009

Voglio!

(Sulle note di Cuore Sacro di Andrea Guerra)

“Ti voglio”
penso
ogni qualvolta di brividi e bellezza
lo sguardo mio avido si gonfia
quando di te
e del desiderio tuo per me si colma.

Come musica
che di possenti note squarcia forte il cuore
voglio ubriacarmi di te
felicità ardente
e spaccherò
solo coll’accesa voglia
quello che altro poi non è che l’avara ampolla
quando d’accordo col destino maledetto
soltanto goccia a goccia la concede.

Io ti berrò d’un fiato
fuggente ammaliatrice
prima che il tempo sfumi
sui vermigli nembi della sera
e solo dopo
paga
m’acquieterò beata.

tiziana mignosa
05 2009



http://www.youtube.com/watch?v=ktJyoJdd_JU

Vado via

Fa male ancora
lo strappo che m’ha portato via il cuore
le luci accese sulla città che ride
dimentica.

E vado via
da ciò che mi conduce
dove non m’è più concesso andare
e libero da me
anche il mio volere altrove

strade desolate
in cerca di candido tepore
granelli zuccherini
avidi di sole.

E getto via le chiavi
- in silenzio -
per non far male
allo specchio vedo lei che vuole
e me che penso.

Vado via.


tiziana mignosa
07 2009

Un dono fatto di attimi

Con ancora spalmato sulla pelle
lo sguardo tuo
prima d’andare altrove
afferro per un lembo il mio sorriso.

Pochi istanti
spumeggianti d’attrazione
inatteso omaggio straripante di passione.

Le occhiate s’aggrovigliano
fuggo ma poi ritorno
sorridi accattivante
fiuto seduzione.

E’ gioco effervescente
attimi arroventati stampati sulle gote
e siamo già altrove.

tiziana mignosa
08 2009

Quando l'ultimo dipendente chiude la porta

Quando il dopo come carezza lieve scende
sull’uscio chiuso che conduce via
e l’ultimo rumore, pare, s’addormenti
l’infaticabile goccia fa da regina.

E mentre allora tutti
unificati al desiderio
insieme al corpo vanno finalmente altrove
il silenzio la sospinge in primo piano.

Ma tante sono le volte
che mi sono chiesta invano
cosa accade in quella calma menzognera
mentre la vita conosciuta s’esprime altrove.

Di sicuro qualcun altro si mette a festeggiare
ma è subito pronto a scomparire
non appena l’ordinario
s’appresta a ritornare.

tiziana mignosa
04 2009

Malinconie d'estate

Come fa l’estate
a indossare i panni dell’autunno
quando la bellezza che ti circonda
non s’allinea con il tuo sentire?

Quando il sorriso
ristagna in superficie
illuminando di splendore
appena la facciata.

Come fa, dimmi
come fa l’estate
a intonare l’accattivante melodia
quando la leggerezza si é imbrigliata in un addio?

Quando il sole
continua a sorgere e a tramontare
e il tempo a scolorire
un nome e un cielo azzurro da dimenticare.

tiziana mignosa
07 2009

Le brume del cuore

A che serve parlare
delle brume che abitano il tuo cuore
scomodi inquilini
difficili da gestire.

Eppure le diradi
coi soffi di tepore
ma poi ritornano sulle note
vibrando le segrete corde delle attese.

Ma adesso che il bivio è superato
l’ago e il filo userai come rossetto
suddita per la vita
coi sogni imbottirai il tuo guanciale.

tiziana mignosa
08 2009

La perfetta imperfezione

In questa perfetta imperfezione
ha i colori della mia anima
questo cielo incerto
come l’autunno che sboccia anomalo
nel cuore acceso di un’estate spoglia
come l’azzurro ammantato di buio
e lo stanco passo del viandante
nell’opalescenza afosa di un imbuto capovolto
prima d’arrivare ad afferrare
l’ambita coda dell’aquilone
nell’angolo più terso del cielo.

tiziana mignosa
08 2009

Il respiro dell'estate

E’ caldo vento
sugli occhi schiusi al gusto del piacere
di desiderio soffia
la goccia ghiaccia
che lentamente scivola
sulla pelle ambrata.

Col mare dentro agli occhi
a piedi nudi gioco col capriccio
irraggiungibili desii
sull’oro della sabbia inseguo
sinuose onde d’estasi
goduria, intensa, alla salsedine.

O quando
a notte fonda
complice la pallida signora
languido di stelle e attese
e poi il blu
avvolge col suo oblio ogni cosa.

tiziana mignosa
08 2009

Il profilo opposto di una notte

Quanto male fa
gettare via i filamenti di un passato scaduto
quando questa notte
ricalca il profilo opposto di un’altra notte
mentre il silenzio
gocciola gelo dalle pareti vuote
echi d’amore che all’orizzonte si dissolvono.

Se solo imparassi
a volgere lo sguardo altrove
piuttosto di essere lingua
dove il dente duole
il sorriso seminerebbe il mio giardino
invece di attendere
che qualcuno mi porga un fiore.

tiziana mignosa
08 2009

Quella dolce ossessione chiamata poesia

Come l’estate che mi conduce al mare
così questa foschia
dolce nebula che m’aleggia intorno
sulle brune zolle m’accompagna.

E’ lì che nascono le poesie
sui silenzi profumati
dell’opalescenza incerta del cammino
fragili germogli che carezzano il sentire.

Sorrido
penso e sogno in rima
e intanto intono
i ritornelli stonati della vita.

Dolce è quell’ossessione delicata
come finestra spalancata sul respiro
tra un fare e il successivo
di luce espande il mio sorriso.

Carezza amata
ossigeno della mia vita
che aggiunge sogno al sogno
alleggerendo la pesantezza del riscontro.

tiziana mignosa
09 2009