domenica 2 dicembre 2012

Frammenti di torta zuccherina


E’ stato bello stanotte
trovarti nei passi del mio sogno
e anche lì ti ho guardato
come  si Ama la primavera

ma i capitoli già letti
anche nel giardino del tutto lecito
miscelati a verità taciute e desideri
rafforzano barriere di filo spinato

Anche nei sogni
germogliano i fiori del batticuore
attimi che di te sanno e che mi accompagnano
nei luoghi che mai ci vedranno insieme

Frammenti di torta zuccherina
che il gusto delle cose beve altrove
bagliori di piacere mai dimenticato
dissolti nella frenesia del giorno

tiziana mignosa
dicembre duemiladodici

Foglie dello stesso ramo


Ci sono creature che lungo il sentiero
che dell’esperienza attraversano
a nodi ed edera s’allacciano
e mai più si lasciano
nemmeno quando i passi altrove vanno

Foglie dello stesso ramo
che si nutrono della stessa linfa
anche quando scelgono di vivere
sole e pioggia
in tempi e forme differenti

Tagli e strappi
sulla terra infatti
anche se tutto il dolore producono del mondo
nell’unione benedetta sono piuma
che invano solletica l’armatura

Molto spesso però ci dimentichiamo
che anche se occhi e mani
servono per guardare e per toccare
per afferrare tutto quanto il resto
basta solo lasciarsi dolcemente andare

E così mentre le vie
secondo accordi già stilati
in direzione opposta si diramano
i flussi d’energia rimangono
 e l’informazione scorre

Filo eterico che elude
ponti strade e fiori
crollati su nuovi sentieri da varcare
strattone che in un baleno ci conduce
là dove si è ancorato il cuore

tiziana mignosa
aprile duemiladodici

Fiore dal profumo a uncino


Le strade senza cuore
hanno le gambe di cartone
basta solo un poco d’acqua
e il percorso cambia direzione

Liquido gassoso
frizzante e colorato
t’acchiappa di sicuro
ma lascia un retrogusto amaro

Fiore dal profumo a uncino
t’incanta e poi ti lascia
tranne la voglia di capire
perché tutto è volato altrove

Se però ci penso meglio
tutte strade portano al cuore
comprese quelle
che la direzione opposta scelgono

tiziana mignosa
novembre duemiladodici

E un davanzale spoglio


E’ stato un attimo
in questo spicchio di giorno
destinato al passato
percepire la voce del tempo
che sulle stesse scale
bagnate oggi di pioggia
mi ha riportato al sole

E passi
e risa e gioia
e mani che si cercano
per Amare verso la fuga
e un davanzale spoglio              
pieno solo di polvere e ricordi
oggi

tiziana mignosa
novembre duemiladodici

Come orchidee pregiate


L’Amore non è una casa
che può andare distrutta dal terremoto
e mentre gorgheggia sulle strade della terra
le radici al paradiso annoda

Come orchidee pregiate
durante i colpi di cesoia crede di morire
 ma di stupore al cielo svetta
 restituendo sole al sole

Certi Amori
sulla terra si massacrano
e mentre divaricano il cuore al fare
coi pensieri si carezzano

L’Amore vero non si spegne
neanche quando crede di essere al traguardo
e rivive in ogni respiro
anche quando non è più presente

tiziana mignosa
aprile duemiladodici

Opere


Ci sono opere che finiscono
e non hanno mai avuto inizio
boccioli che alla terra giungono
senza onorare appieno il ciclo

I percorsi non sono tutti uguali
non sempre
nascono vivono e dopo muoiono
a volte si dissolvono
prima d’oltrepassare il picco

Se non afferri bene l’attimo
il germoglio potrebbe non diventare rosa
come fiore mai raccolto
anche il desiderio evapora


tiziana mignosa
settembre duemiladodici

L'inchiostro e la busta


Quando non ascolti la voce della voglia
è un po’ come chi l’inchiostro prende
ma prima di donarlo alla profondità del mare
nella busta dell’ingenuità e carta lo nasconde

E’ nero il drappo sulla verità e sull’occhio
chimera che tutto sia al suo posto
ma intanto il rosso
di sé contamina il mondo che lo abbraccia

Tremolio di mani e desiderio
pressione capace d’offuscare
come la fame coi suoi morsi
quando il passo si trascina sul dovere

tiziana mignosa
giugno duemiladodici

Il cuore Amato


Le opportunità svanite
sono fiori che l’immensità dei prati sognano
e mentre la partita giocano
lentamente scivolano sulle pareti del vaso che li alloggia

Il vento
è stato più veloce di loro nell’acchiappo
e gli ha portato via il profumo
a volte senza nemmeno essere stato colto

Sono appuntamenti andati a male
desiderati e poi sfuggiti
come mani insaponate
mentre invano tentano d’afferrare

ma come giostra
che sul languore inesorabile s’allontana
troppo spesso dimentichiamo che il dorso
il cuore Amato tornerà a mostrare


tiziana mignosa
marzo duemiladodici

Creatore senza alibi


Quando comprenderai
che non sei il passeggero che hai creduto
in balia della follia di chi ritieni sia
il pilota che il battito della tua vita
senza riguardo alcuno graffia

e nemmeno foglia
sbattuta dal vento della notte
ma creatore senza alibi
di tutto ciò che ti si muove intorno

Come fiore allora
che sotto l’abbraccio della calda Luce sboccia
l’amaro accenderai in piacere
e i passi prenderanno il volo
lasciando sulla terra i sassi

tiziana mignosa
novembre duemiladodici 

Nella segreta che all'idea mi incolla


Come l’arsura
che linfa alla vita invoca
dalla mente
la folla delle forme emigra
sull’oggi che m’attende

Eppure
il cucchiaino non si fa mestolo
e nemmeno bicchiere
vetrina senza piacere
che giustizia non riesce a rendere
all’assenza che nelle mani alloggia

Contagocce
che la voglia gonfia
mentre l’occhio affossa
nella segreta che all’idea mi incolla
del piatto che trabocca

tiziana mignosa
maggio duemilaundici

In questo strambo giorno nel cuore dell'estate


La musicalità dell’acqua
mischiandosi al calore
e all’azzurro che m’invade
zampilla dalla fontanella
malinconia
e gioia a tratti

In questo strambo giorno nel cuore dell’estate
che lungo il tempo scorre
e ogni tanto di sbadiglio inciampa
e slitta indietro
o troppo avanti
allontanando ai sensi il gusto del presente

tiziana mignosa
luglio duemilaundici

Mondi differenti


Ombre tremule
dove il sole del mattino
non si è arreso
oscillano sull’arsura della terra

Pulviscolo
sopra pietre sparse
e aghi di pino
raccontano di passi sovrapposti a passi

Soffi d’estate e vita
sulle forme che la materia esegue
e raggi trasversali scendono
infuocando l’orizzonte sull’incanto

e la cicala canta
mondi differenti
dentro lo stesso mondo
dove la vita interpreta la trama

tiziana mignosa
settembre duemilaundici

Note: queste sensazioni nascono in un pomeriggio di coda dell’estate quando ho portato i ragazzi del cd a fare disegno dal vero e li ho invitati a tirare fuori da se stessi le emozioni legate a quello che vedevano e sentivano nell’onda che va da dentro a fuori e da fuori a dentro


I siti abbandonati


I siti abbandonati
sono come quei vagoni
impolverati e fermi alla stazione
quando nell’immobilità
delle loro azioni
la storia che hanno vissuto
narrano

Giardini disabitati
dove i fiori odorano
di sorrisi e gocce già ascoltati
e quando il visitatore
s’imbriglia in quell’incanto
accendono in un lampo l’interruttore
e le parole interpretano di nuovo l’emozione

tiziana mignosa
gennaio duemilaundici

Atmosfere sfrontate


D’estate la notte è mia
e i sogni bruciano
in atmosfere sfrontate
dai sapori esotici
mentre quello che voglio condivido
solo con l’aria che mi gira intorno

Blu cobalto
deliri e desideri
buio che m’accoglie e trova
solo col profumo che ho indosso
mentre colorate fantasie
riempiono il silenzio che mi tocca

Disegnami la pelle
con parole dalle punte di diamante
e dalle ali di rondine
baci dalle labbra parlanti
che dissetano l’avidità cresciuta
in notti vuote come questa

tiziana mignosa
agosto duemilaundici  

Un Amore non Amato abbastanza


Ti ho vista, sai
mentre guardavi affranta
la tua vita che in direzione inversa
correva divergendo il sole dal sorriso

e cercavi di scollarti dalla pelle
fili spinati a uncino
caparbi come punti di domanda
senza risposte
                                                                                                                                  
Eden profanato
da sentimenti troppo deboli
per affrontare gli impetuosi venti
che le scene interpretano sulla terra

e annegare
ti ho vista in mari
confusi e neri
di possibilità mai accadute

Occhi bendati
su ciò che realmente è stato
ma nel profondo
già da allora conoscevi

La verità alberga sempre
nelle cose semplici
e non nei labirinti contorti
dove conduce il non voler vedere

Ti ho vista, sai
mentre con le unghie spezzate
cercavi di ingannare
te stessa e il tempo

e ti aggrappavi al tuo dolore
unico lembo rimasto
che ancora ti legava
ad un Amore non Amato abbastanza
per continuare a vivere sulla terra

tiziana mignosa
due dicembre duemiladodici  

Apri le porte al dolce oblio


A volte è molto meglio
dimenticare
che trascinarsi dietro
zavorre di fogliame amato
e poi andato a male

Verde vivo e a fitte foglie
caduto a tradimento
e poi marcito
linfa dolce amara
inquina e nutre a ondate

A volte è molto meglio
aprire le porte al dolce oblio
poiché chi dal rovescio
ha cantato a stono la sua parte
non merita di certo il tuo tormento

tiziana mignosa
ottobre duemilaundici  

mercoledì 7 novembre 2012

Come il fuoco sazio


A volte penso a quei premi in cui
grazie a chi non trova soluzione alcuna
la posta aumenta a dismisura
oppure ai carcerati
nel momento dell’incanto quando
la chiave alla serratura il mondo schiude
o al vulcano
che silenzioso accumula energia
e poi è forza e fuoco che divampa
sul mondo che di potenza avanza

A loro
m’abbraccio forte forte nel sentire
e tanti sono i fiori che ho raccolto
gemme che la catena della voglia hanno formato
che non riesco più a tenere
ma verrà quel santo giorno
in cui l’elastico allenterà la presa
e la tigre si farà morbido gattino
come il fuoco sazio
che scalda senza bruciare nell’attesa

tiziana mignosa
novembre duemiladodici

Tra me, terra, e l'azzurro illuminato


E’ appena un attimo
il momento che più m’incanta e duole
quello che catturo quando il cielo è incerto
tra lo splendore lungo il dì
e il buio impenetrabile della notte

E il sole è appena andato
ma di sé ancora il blu ci dice
fantasie iridescenti con le dita traccio
in controluce sul chiarore
che silenzioso sfuma dietro gli alberi del viale

E’ danza silenziosa
tra me, terra, e l’azzurro illuminato
e case e alberghi maestosi
come donne raffinate
tutt’intorno s’agghindano di luminose gioie

La sera giunge
e l’aria stessa cambia
il battito raddoppia
sul sogno che tentenna a prendere sostanza
goccia che tormenta mentre trema un po’ la mano

Quand’è troppa
la bellezza è stiletto che trafigge
e mentre erge carenza e desiderio
al suo calice m’invita a dissetarmi
spuma d’aspro assenzio e magico piacere

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Prove che l'Amore fa Amando


Incroci di pensieri
come trame e orditi scombinati
fonti differenti lanciano energia calda
che mi attraversa il respiro
in questo oggi che cerca ordine
togliendo ciò dà senza per questo dare

Raggi come fari
con il tempo scondito
sulle batterie che rallentano sul finire
tessono strati di gabbie colorate
e poi si perdono fino a dissolversi
come il giorno che s’accascia
sul giorno ancora da venire

Briciole dello stesso pane
che nutre il mio essere donna
ieri e oggi
con l’occhio sul domani
prove che l’Amore fa Amando


tiziana mignosa
16 luglio duemilaundici

Il giardino proibito


Tienimi sul cuore
in questo respiro di libertà
dove l’estate si rende complice dei sogni
mentre raccoglie desideri erranti
e sospiri imbrigliati
nei rami più alti degli alberi

Ti trovo nell’aria
nello stesso soffio che m’aleggia intorno
vicino … eppure così lontano
in questa notte che non vuole dormire
e le stelle sorridono
delle piccolezze umane

Paure e fremiti
sulla fantasia di passeggiare scalza
lungo il giardino di rugiada e fiori
proibito ma che voglio
e divento rosa senza spine
mentre mi lascio inghiottire dall’idea

E sorrido
io che credevo d’essere più forte
mentre mi sciolgo
di fronte ai colori che ho perduto e che ritornano
luce che s’intrufola dalle fessure
delle mie porte chiuse

Cristallo che il blu del cielo
a sorsi pieni beve
mentre soffi di parole
scaldano la perplessità
e il desiderio nuovo accolgo
di spalmarmi sul palmo delle tue mani


tiziana mignosa
luglio duemilaundici

giovedì 1 novembre 2012

Il dolce lago creato dal tuo sguardo


A tutto fai pensare
piuttosto che a nulla stai ambendo
collezionista di parole senza senso
oppure belle
ma dove agli occhi manca il batticuore

Con la bocca dici no
ma con il cuore cerchi ancora
è inutile negarlo
l’orizzonte conosce bene
il dolce lago creato dal tuo sguardo 

Intrecci di parole rosa
che vuoi vedere a tutti i costi verdi
ma che ti spiombano ogni volta
quando il tutto del momento
solo il fondo dell’attesa tocca

Forse sarà il karma
o forse un’altra cosa
fatto sta che ogni volta
qualcosa sorge
che con la fantasia fa a botte

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Oppure un rosso fiore


Quando il vento
non si frappone tra me e il sole
dalle sue lunghe dita
mi lascio carezzare
e sogno

Di quell’arancio intenso vivo
e fremo
assaporando appieno
quell’attimo scolpito nell’ardore

E  divento albero
o foglia verde chiaro
che divertita danza
sull’onda maestosa
del caldo suo sguardo

A volte sono il campo
verde che m’accoglie
e altre mi limito ad essere me stessa
oppure un rosso fiore

Ma quando tra le foglie
il sole allegramente muove
le palpebre sollevo e di piacere accosto
per gustare appieno
ciò che generoso m’offre

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Complicità sottile



Tra il mio sentire e me
è nodo stretto di complicità sottile
quando gli altri mi guardano
e non sanno
perché il sorriso mio
a volte appena un po’ s’accende

E intanto con chi mi sta davanti parlo
che con le orecchie sente
ciò che solo la mia bocca dice
mentre in parallelo accolgo
l’abbraccio veritiero
tra sensazione e corpo

L’estate mi cattura
e spesso sul mio seno incide
impercettibili emozioni
che polvere di sogni amalgamano
alla densità briosa
che in questo tempo m’appartiene

Celata è l’amicizia
che sul dolce canto muove
quando sul piacere mi distende
tra minuscole gocce di calore
palpitante e ben nascosta
materia sotto il sole

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

venerdì 26 ottobre 2012

Avidi rapaci


E’ questa mia fame atavica
che li porta a me
avidi rapaci
che si nutrono
della mia stessa fame

girotondi di parole
che di giorno
alla finestra volgono
e di notte tornano
invadendomi nei sogni

E’ un tormento che cresce
come il vento che si gonfia
in una stanza senza finestre
come il corpo senza bocca
dinnanzi la mensa della festa

E intanto il tempo appassisce sulla strada
e la pesca perde la sua seta
mentre cestino liquide parole
che non parlano al cuore
ma dilatano la sete

Sentenze che non ricamano di oro
il dolce mio sentire
ma volteggiano e si dissolvono
insieme alla fonte senza erba
che le ha pensate e liberate

Mentre il sole gioca con il giorno
i no mi danzano
e circondano la vita
ma nell’oscurità mi entrano nel letto
e non mi lasciano dormire

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Lungo l'argine della vita


Nella vita tutto serve
sia che siano infiniti i granelli della terra
che di ricchezza straripano
e il profilo scolpiscono alla vetta
o nella retta
quando con parsimonia
s’esprimono nel volto della steppa
perfino nella mancanza
quando la conca accumula la goccia

Ogni esperienza
è utile e buona
“sempre”
anche quando l’opposto
a ciò che percepiamo come bene
sbagliando
il pensiero accoglie
come male

Lungo l’argine della vita                                         
la carenza e il buio
anche se fanno male servono
un po’ per apprezzare meglio
abbondanza e Luce che riscalda
ma anche per capire con il cuore
cosa in verità ci manca

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

venerdì 19 ottobre 2012

Oscillo tra il piacere


A volte azzerando tutto il resto
mi colloco per intero sulle mani
e da lì assorbo il gusto pieno
che mi viene dalle cose

Il muro –come arancia-
sul palmo aperto
mentre vengo giù
e mi soffermo scivolando
ad occhi chiusi dalle scale

O quando le dita Amano
la pelle vellutata della pesca
o mentre di te s’assorbono
sbocciandomi di languido piacere

A volte è gioia
che da fuori viene e inonda
e altre è la mia mano
che prende per intero

Ma quando vagabondo su me stessa
il gusto si raddoppia
perché il mio sentire oscilla
su ciò che dona e ciò che prende

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Sfioro


Ci sono segreti
che  vengono coltivati
nel luogo più nascosto che possiedi
e mentre tutti intorno a te s’esprimono
tu con loro giochi
quintali d’emozioni che ti inondano

Nessuno può sapere cosa accade
anche quando per errore
o mancanza di consapevolezza
di cosa sta per accadere
lo sfioro avviene d’improvviso e sulla schiena

e a lei
di sicuro poco importa
se luogo, circostanza o attore
non siano di sicuro i più indicati

E intanto sottovoce ti domandi
se è voce di carenza o se anche sazia
non potresti farne senza

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici


Velluto rosso


Intrighi misteriosi tessono
invisibili filamenti
luce e desiderio
tra l’azzurrità del tetto che mi guarda
e quella che dentro me avanza

Onde di velluto rosso e sibili invisibili
sferzate di piacere o soffi delicati
il patto d’alleanza mi conducono a stilare
con la forza che m’incanta
ma non riesco ad afferrare

Amante forte e delicato
che Amore soffi al cuore
e coi miei sogni giochi
mentre raccogli odori, risa e voci assai lontane
e come un turbinio di fiori profumati me li doni

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici


Lungo il giorno che si fa notte


Come il sole che i sensi incanta
anche quando cambia postazione
così accade al gusto nell’istante in cui
 la sua dimora sposta

Piedi scalzi
che linfa assorbono
nutrimento che dal fremito della madre terra
e la sua erba
giunge e colma

Letizia che gorgheggia
in note aperte e orizzontali
gusto che lentamente prende spazio
colmando ogni miseria col diletto

o quando a sorsate intense bevo
attraverso il tacco che alla sera indosso
ebbrezza e languida seduzione
ticchettio tra sguardi e luna
lungo la magia che mi vede a notte

Sortilegio verticale
che sfugge e ammalia senza respiro
e a occhi semichiusi si lascia conquistare
dissetandomi di liquido piacere


tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

lunedì 15 ottobre 2012

Il limite dell'oltre


Quando con la mente torno
a certi volti e a certi fremiti del passato
mi allineo all’incertezza che il gusto alimentava
e a quei battiti impazziti che il respiro bloccavano

ma anche al buffo ritornello
che bleffando mi cantavo
Nulla di fatto c’è
tra me e il tipo che
con gli occhi il desiderio ci scambiamo”

Ma i muri, le strade
e perfino i sedili del tram o gli alberi del viale
avrebbero potuto raccontare
la storia in modo disuguale

Per esserci qualcosa
non bisogna necessariamente varcare il limite dell’oltre
ogni inizio è solo un seguito
ma anche quando il passo s’arresta sul percorso
non vuol dire che nulla ci sia stato

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Malinconie d'autunno


A volte plano
su nubi di malinconie sottili
quando il passo che mi giunge
tradendo ogni velata aspettativa
regolarmente da verde si fa nero
e si fonde al volo ad ali basse
della nebbia disillusa

Ventaglio
che per bere pienamente
al calice intero dell’Amore
ha gettato a mare il dolce imbuto
rinuncia pericolosamente in bilico
tra ciò che brama
e ciò che deve fare

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

Bambina e donna


Un anno, un’ora
o il tempo d’un sorriso cosa importa
quando l’intensità dell’ attimo
sfavilla e imprime a fuoco la memoria?

Due corolle dello stesso fiore
bambina e Donna dell’unico respiro
lo stesso che da’ voce alla paura
quando allo specchio la fanciulla
il piacere del suo opposto incontra

Non importa che sia marmo o bruma
quando la gioia canta
imbrigliata per sempre annida
nell’angolo più prezioso della memoria

Ci sono  gemme che nello sbocciare arrancano
e altre che alle prime note incantano
ripasso delizioso del medesimo gorgheggio
trame e orditi già tessuti
in altre  vite e tempi ormai vissuti

L’anima sta un po’ compressa
nelle celle dove la materia ancora dorme
e sempre sa per prima
cosa sta per accadere

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

domenica 7 ottobre 2012

Similitudini screziate



Certe persone
sono come quelle case antiche
quando le vai ad abitare
e d’improvviso ti rammenti i tempi in cui
ci passavi sotto
e ancora non sapevi
che un giorno ci saresti andato a stare

Inconsapevoli battiti
che si esprimono
paralleli e ignari
dell’abbraccio che li vedrà
edera e muro
in qualche pagina del domani

Allo stesso modo
c’è chi vive oltre l’invisibile traccia
che separa il possibile dal suo opposto
fin quando l’esistenza non te li porta
nello stesso spazio che ti vede attore

L’impossibile esiste solo nella mente
di chi s’è dimenticato
che nella vita nulla è irrealizzabile
per chi ci crede con il cuore

tiziana mignosa
ottobre duemiladodici

lunedì 24 settembre 2012

Appassionata


 Come l’acqua
che zampillando nello scivolare a valle
appassionata dona gioia e nutrimento
a tutto ciò che incontra

appassionata
come il piede nudo
che intensamente sente
la terra e l’acqua e l’erba

o come il vento quando soffia
e forte spira intrufolandosi in tutto ciò che vede
o il fuoco che divampa
e accende l’anima che incrocia

Appassionata e ruota
che per andare avanti si distacca
perché chi tiene frena
e chi il morso slaccia avanza

La vita intera accoglie e abbraccia
e al cielo appassionata grida SI’
e a tutto ciò che pensa
e trova

Appassionata e vera
su altra polvere e altre gemme ancora
perché di Gioia d’Amore e di Bellezza
il mondo intero ha sete

tiziana mignosa
settembre duemiladodici

Il colore delle favole


Nel grigio passo sempre uguale
il varco a volte il piacere forgia
attimi di complicità sottile
sorsate d’infinito nel finito

Evidenziando il pregio dell’istante
è oro che il presente illumina
perfino quando è giunto
nell’alloggio senza siepe del passato

Anche quando vola via
e più non torna
il colore delle favole
nel cuore sempre mette casa

tiziana mignosa
settembre duemiladodici

Le due porte


Violato
è stato il raggio
da chi sommerso da tanto Amore ha scelto
di sforbiciare di paura il getto

Ma anche la notte più buia
precede sempre l’alba
morte
che se vuoi ti diventerà amica

Due sono le porte sul dolore
una va in cantina
e l’altra s’apre al cielo
dove il lampo si fa presto sole


tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Otto viola


Come caramelle 
la vita a volte dona        
attimi d’inatteso miele
che il giorno fanno a sole

Raffinato canto
che dal poeta viene catturato
ritratti di attimi rubati
allo scorrere monotono del giorno

Piccoli prodigi
fluidi e impalpabili
che partorendo incanto
forgiano sorrisi

tiziana mignosa
otto settembre duemiladodici

Tutto è possibile


L’impossibile
esiste solo per chi crede
che l’esistenza stazioni tutta dentro
la gabbia buia in cui si muove

ma la formica arriva sempre
dove la fronda il cielo tocca
dell’albero che in silente attesa impera
sul prato dove ha iniziato il passo

Tutto ciò che la mente accoglie
aspetta solo d’essere afferrato
ma ci riesce solamente
chi ci crede per davvero

tiziana mignosa
settembre duemiladodici

lunedì 10 settembre 2012

Marea Trasparente


Azzurro è quell’istante
in cui la bellezza esplode nel piacere
e la terra si fa presto acqua
e l’acqua cielo
aria che soffiando
solitari fuochi appicca al cuore

Marea trasparente
che m’invade di colore suono e onda
e nel lancio della scesa
frizzando d’allegria
di fresche bollicine il corpo fascia

Sublime è  il momento che m’inghiotte
per poi donarmi ancora al sole
in quel contrasto amato
tra il brio dell’aria che esalta
 il morbido tepore
dell’acqua che m’accoglie

tiziana mignosa
agosto duemiladodici

note: c’è un momento magico in cui ritorno bambina e incurante di chi mi vive intorno gioco tra lo scoglio e l’onda vivendo e rivivendo il gusto di essere accolta nell’abbraccio caldo del mare cristallino  di Ognina

Desideri e colpe


E’ uno stiletto in fondo al cuore
la voce dei desideri non vissuti
sono grida e poi sibili
passione che tramuta il sangue in colpa

Senza averne assaporato il gusto 
sono opportunità disciolte in laghi di paure
sorrisi che affondano e si spengono
nelle pozze menzognere del dovere

Linfa che non passa per alimentare i fiori
dai gambi non protetti ma strozzati
dai lacci troppo stretti
dal maledetto senso del peccato

tiziana mignosa
settembre duemiladodici

Note:
Il vero peccato non è legato al fare ma al non fare.
Scegliere di non agire significa chiudere la porta all’esperienza vivendo quindi a metà.

Pelle borotalco


Diafana
è la pelle sogno
occhi sgranati
diluiti in bizzarrie sfuggenti

Lungo i viali desiderio
accenni di sorriso
la notte fanno giorno

Contrasto incantatore
tra il tremulo purpureo delle labbra
e l’incarnato delicato

Pelle borotalco

tiziana mignosa
agosto duemiladodici

Viaggiatore sconosciuto


Come il piede
che dalla terra linfa succhia
così la nostra essenza
quando dall’invisibile tira fuori
ciò che di più bello
il desiderio appaga in quello spicchio

Conosci bene
il linguaggio dell’anima del mondo
viaggiatore sconosciuto
che con le chiavi di cristallo in mano
t’avvicini nei giardini
del piano più vicino al cielo

tiziana mignosa
luglio duemilaundici

Pensieri e parole



Le parole sono come sementi
e perfino i pensieri che dalla mente volano
di leggerezza o pesantezza
altre vite influenzano
 anche quando non crediamo  
che ciò possa essere vero

A volte il karma
è ombra devota
e altre agisce in differita
come i presentatori quando le labbra muovono
e l’informazione arriva dopo

Cagnolini
che ubbidienti il padrone seguono
pensieri
e relative azioni
come ombre alle spalle nascono sempre 
di chi muove e crea

Il pensiero non è mai innocuo
come sembra e sempre arriva
come il treno che è partito
e ogni cosa che al capolinea ha preso
a destinazione reca

tiziana mignosa
dicembre duemilaundici

L'errore fatto con il gusto


C’è meno sofferenza nell’errore fatto con il gusto
e orecchie fuori uso
su chi si erge su cosa è bene e cosa invece è male fare
piuttosto che quello fatto con gambe trascinate
dovere traballante al bivio col piacere

Chi da solo sbaglia
dimezza la sua porzione di dolore
perché nessuno meglio di se stesso può sapere
cosa conviene o meno
sperimentare

tiziana mignosa
settembre duemilaundici

martedì 7 agosto 2012

Fuoco e legna



Fin quando il cruccio
correrà nel cerchio che unisce bocca e coda
sarà disco rotto
sulla miseria della stessa nota

Tono stridulo
che graffia l’anima del mondo
legna secca che combacia  con l’incendio
come conca col suo cerchio

Il carnefice non può esistere
se non trova chi la vittima impersona
specchio che li vede attori
intercambiabili ombre sulla scena

Stupido incantesimo
che allontana dalla gioia che ci spetta
se nessuno afferra che oltre che a soffrire
tutto ciò a nulla serve

tiziana mignosa
agosto duemiladodici

note: a Delfina, Giovanna, Germana, Elisa, Alessia, Alice

Templi coltivati a desiderio


Quando il calore della pelle
si mescola a quello della terraestate
il respiro brama il soffio
arsura che nell’acqua della vasca ottiene

Nel rito che mi vede a specchio
sovrana senza tempo dell’Amore
cristalli trasparenti invadono
templi coltivati a desiderio

Pulsione profumata
che di passione accende uno a uno i pori
quando col fuoco dei capelli scivola
nel senso opposto all’onda

Delizia e canto
è voce che ovattata giunge
ginocchia e seno
isole vergini nel lago

tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Notte di note e poesia



Luci basse
di tentazione incendiano
vialetti e desideri tra le ombre della sera
tacchi sottili e svolazzi di seta ballerina

Sotto l’Amore delle stelle
tra sorrisi languidi e sguardi rubati
s’intrecciano preziose filigrane di pensieri
canti su note e poesia suadente

Respiro jazz
nell’invisibile abbraccio tra me e la luna
trame di luci e vento
in questo blu che odora di salsedine

tiziana  mignosa
luglio duemiladodici


Scritta per sfumature in jazz 1° edizione 29 luglio 2012 

In bici verso il mare


Si bacia con la mia essenza
l’estate quando
di passi roteanti scivola
tra campi di covoni ambrati verso il mare

Tra ombre e luci d’Eucaliptus
a tratti la cicala intona
l’ode che l’occhio induce
a fessura di piacere contro il sole

E scorro
tra bordi a erba oscillanti al vento
e gialli campi dove il soffio
di gioia mattutina mi fa sua

tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Note: in estate, la mattina presto quando ancora il sole è mite, in bici verso il mare attraversando campi di natura sonnecchiante

Fiori e onde mare



Sole sulla pelle
d’ambra e d’afa
a piedi scalzi
m’annodo al battito del mondo

L’estate è trama
su cui l’Amore tesse orditi al desiderio
fiori e onde mare
per chi le reti issa sull’ordinario

Piacere che sgorga prorompente
a lato di chi ne fa offerta e rito
pelle di sale e vento che di piacere
annuso e sento

tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Eredi fortunati di legami più profondi


Andrea è figlio di un Amore vissuto troppo in fretta
il suo respiro si è rotto in ragnatele di paure
e vive attraverso altri frutti
inconsapevoli specchi
eredi fortunati di legami più profondi

Ogni tanto mi viene a trovare
e come sale sulla carne al sole
mi rammenta che l’assenza
è agrodolce nodo
spina che ancora nutre e graffia l‘anima

tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Al tempo giusto


Come tratto col gessetto
al tempo giusto
sul nero della lavagna emerge
ogni evento che dal pensiero giunge al fatto

Ma nell’età del dopo
di spugna si disperde
dietro la tenda che divide
attesa e fine dal lampo del presente

Spesso però accade
 che pur non conoscendo cerchio
il giro chiude anche ciò che sull’asse
pare sia stato il passo

Non puoi quindi pensare
che duri ciò che anche
senza dare il batticuore
ha donato la sua forma

S’abbraccia e poi si scioglie
strato sullo strato
nell’abbondante onda che accoglie il dopo
anche senza mai avere avuto il sole

tiziana mignosa
luglio duemiladodici

Onde scarlatte



Ed è subito brivido
e sorriso intimo
generoso omaggio di un’estate ruffiana
figlio di un sussulto
sottratto all’ombra della vita

Onde scarlatte e seducenti
creano ali di velluto e d’infinito
ladre del sapere delle mani
travasano alambicchi di fuoco sopra il fuoco

Preziose filigrane di desideri inconfessati
che la pelle accendono
sugli intrecci d’invisibili tremori
sparsi come caldi baci
sul candore delle spalle in fiore

tiziana mignosa
giugno duemiladodici

Nel palmo chiuso della mano


Tutti nasciamo
con una gemma preziosa
custodita nel palmo chiuso della mano
che a volte grida vita
e altre è riccio in religiosa attesa

Se d’attenzione vive
nella luce gioia dona
ma quando l’ora si fa goccia trema
e la paura al pugno stretto grida
d’allentar la dolce presa

L’abbandono nel dì del grigio
il protagonismo senza diritto  improvvisa
memoria persa sull’Amore
tra orme stanche e stupida illusione
di sogni sbriciolati lungo il viale

Ma ogni volta
che spazio diamo a ciò che di verità si nutre
lo scopo s’allinea al gusto del piacere
e l’orma sovrappone
a quella disegnata prima d’iniziare il passo

Basta veramente poco
per attivare il fuoco
che per diritto cosmico ci nutre e c’appartiene
così che quando la suola la via giusta riconosce
la pesantezza si fa ala e vola

E il tempo offerta
sull’ importanza di quel dono  
bussola preziosa
che da sempre tutti quanti custodiamo
nel palmo chiuso della mano

tiziana mignosa
maggio duemiladodici

Il campo di papaveri


Quando il giorno s’infuoca nell’azzurro
e il sole a picco spiomba
sull’asfalto che al dovere volge
svogliato il passo appare
e d’onde sfuma all’orizzonte

Prigionieri d’illusioni
accaldati e assorti visi
sfilano uniformi
mondi solitari dentro al mondo
tra compiti difficili da svolgere

E d’improvviso è dono
quel vento impertinente
amico che mi desta col suo soffio
che lesto di menta mi delizia
nel campo di papaveri nascosto

Labbra rosso fuoco
che al cielo sottilmente offrono
l’angolo più ardito del sorriso
e per godere maggiormente di quell’attimo
a liquida fessura fanno l’occhio

Segreto raffinato
che all’ombra della gonna compie il fato
amplesso col piacere
che tutto il resto lascia scomparire
nel caldo mondo che mi scorre al lato

tiziana mignosa
giugno duemiladodici

venerdì 6 luglio 2012

Il respiro dell'Uni-Verso


Schegge come saette
raggiera di splendore
e sfumature differenti
immerse nel sonno dell’oblio
sfrecciano allontanandosi nel blu

Dell’unico battito
è saggia espirazione sopra i mondi
esperienza d’innumerevoli frammenti sparsi
strappo e paura nel distacco
la notte della dimenticanza gemono

Viaggiatori calamite
intimoriti dall’Amore
quando fanno ritorno al cuore
rammentano di sorriso
che è l’unico collante nell’inspirazione

tiziana mignosa
giugno duemiladodici

domenica 1 luglio 2012

Gli amori lontani



Sono come il mare
gli amori lontani
quando all’orizzonte appare
colmando gli occhi di stupore.

Sulle onde del cuore
si sfiorano
di pensiero si accarezzano
ignari invadono
gli affollati luoghi
dell’illusione.

Nell’incertezza dell’assenza
si amano in sordina
nutrendo di passione
gli inconfessati desideri.

Tra l’omogenea realtà 
e la sfavillante illusione
incapriccia la lontananza
quando non è possibile saggiare
i nei del giornaliero.

Sono come il mare
gli amori impossibili
quando la lontananza
mostra solo la bellezza
infuocando d’irraggiungibile
il desio 
lasciando inappagata
la stoltezza.


tiziana mignosa
agosto duemilaotto

sabato 9 giugno 2012

Femmina


Sogni impolverati convertiti in vita
danno forma nelle mani alla delizia
braccia aperte che Amore danno e Amore accolgono

Rinascerò mille volte ancora
-femmina-
e ogni cosa che mi scorrerà tra le dita
sarà piacere e sole che di Luce sboccerà nel mondo

E sarà veliero all’orizzonte
ciò che smembra frammenti di memoria
mortificata dentro spoglie
troppo comode per disegnare
la femminea onda delle forme

Bisbigli che s’afflosciano sulla voce
dopo la lunga notte in cui
ho voluto invano la mia voglia
quando nel chiaro della luna si destava
mentre i fiori di desiderio fecondavano
l’aria che mi lambiva il corpo e accendeva l’anima

tiziana mignosa
giugno duemiladodici

Le illusioni


Le illusioni sono bolle di sapone
che di gioia luccicano
e dopo scoppiano
lasciandoci coi punti di domanda e gli occhi
spalmati sul palmo delle mani

Castelli incantati
in controluce l’Amore cantano
sorrisi e allegria sbocciano
ma poi si sciolgono
gelati colorati sotto il sole


tiziana mignosa
maggio duemiladodici