venerdì 14 ottobre 2011

Ventuno giugno

Adoro l’estate
coi suoi spicchi d’azzurro esagerato
che festoso fa capolino dalle case
e le calienti vie
che il calore palpitano
sul grigio nero dell’asfalto

Sensuale e misteriosa
col suo odore che stordisce
l’Amore attrae
quando tenero germoglia
ed io mi fondo
al suo lento divenire

A sorpresa le mie labbra
il candore incontrano
di un collo di camicia
e la sua brama

Vicolo
senza bocca e complice
che non coglie solo il ticchettio del passo
ma volute attese
che rallentano l’arrivo
per raccogliere petali
di un sorriso forse un po’ distratto

E le mie mani osservo
barriere con un loro senso
che proteggono dal desiderio di ingoiare
e intanto ansimano
il miele cristallino del contatto

Antenne alzate
che catturano paure
e batticuori troppo scontati
mentre ascoltano
tutto ciò che dentro e fuori nasce

tiziana mignosa
giugno duemilaundici

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