lunedì 15 aprile 2013

Vetri appannati e sogni


Se mai volessi immaginare la felicità
le darei il nome tuo
e intanto tinteggio calde atmosfere
oltre il limite dove l’occhio può arrivare

E la vita scorre e si distende
come il paesaggio che mi passa accanto
mentre guardando fuori dal finestrino
fantastico appassionate danze

Vetri appannati e sogni
si sovrappongono a crepuscoli infuocati
in un tempo dove la malinconia
sbiadisce come il buio quando la luce Ama

Doveri
che il passo cedono ai desideri
che liberi crescono e si espandono
in accecanti ubriacature di sorrisi

Se mai volessi immaginare la felicità
la colorerei delle emozioni che vivo in questo adesso
mentre l’energia mi suggerisce la gioia del distacco
dal cerchio che al livido incatena


tiziana mignosa
dicembre duemilaundici

Per chi desidera ascoltarla:
http://www.suonamiunapoesia.it/SUPz_Mignosa_Vetri_appannati_esogni.HTML

1 commento:

  1. Un dire petico dolcissimo, immerso in immagini della realtà, che talvolta, riesce a sbiadire
    l'essenza dei nostri desideri.
    Bellissimo leggerti, un abbraccio, silvia

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