venerdì 28 ottobre 2016

Alcuni giorni mi passeggi dentro


Come l’onda
che la sponda sfiora
e dopo s’allontana
di miele il mio pensiero
solo a tratti rendi

Alcuni giorni mi passeggi dentro
e altri non ci sei

Dalle pareti complici
dolce avverto il canto
adesso mutilato
che a volte di nostalgia riafferro
                       
Mentre mi scivoli dal cuore
m’accorgo che
ancora un po’ mi perdo
in azzurrine chiavi di violino
che di tristezza lieve
tendono a svanire

Amato è però
quel dolce cinguettio
treccia di melodia e stridore
che solo ad occhi chiusi adesso torna

Alcuni giorni mi passeggi dentro
e altri non ci sei

Gabbiano senza ali
che nell’assenza s’allontana
dal segreto di cristallo
spiombato e fatto a pezzi
dinanzi al desiderio

tiziana mignosa 
aprile duemilatredici

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