sabato 19 dicembre 2015

Il giardino galleggiante



Da troppo tempo ormai esitavi
tra il dormiveglia insano
della sponda conosciuta
e la terra lontana
che sognavi

L’incertezza
aveva radici lunghe
ma erano fatte di vento
e cartapesta




E’ stato sciocco
confondere il pianale della chiatta
che le tue rive ha costeggiato
con l’erba profumata che domani
conoscerà i tuoi passi

L’accordo fu stilato
al tempo senza tempo
e subito dopo
dimenticato

Ma quando l’ora sulla terra vi travolse
furono calici di nuvole e materia
sguardi e dopo mani
e di lui il sorriso ti entrò dentro

Le isole non baciano altre isole
                                                                il mare le divide      -avresti dovuto saperlo-
ma anche il coraggio
di nuotare per andarle a cercare

Non era terra ferma
ma giardino galleggiante
il suo compito è finito
un giorno di gennaio
in mezzo al mare

tiziana mignosa
gennaio duemilaquattordici

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