venerdì 12 febbraio 2010

Calma turbolenta

Tutti di te vedono soltanto
la compattezza che il tuo corpo mostra
ma nessuno sa di quando
come elastico ormai stanco
la tua interiorità si tende ancora.

Peregrini dello stesso imbarco
i tuoi sorrisi mietono
tappeti d’erba profumata e fiori gialli al sole
passi ignari sulla lava della mescolanza
turbolenta calma della terra senza albore.

Grida sotterranee
che solo tu puoi udire
quando ogni sezione
tendendoti di brutto in ogni direzione
vuole ed urla la sua ragione.

Desiderio e senno
si fanno aria intorno
quando il cuore batte ancora dove è morto il viale
il corpo vuole e se ne ride delle attese
ma la ragione t’inchioda sulle vie tracciate.

E mentre la chiave cerchi per fuggire
ti ritrovi in piena notte al centro del tuo giorno
cemento sulle scarpe al bivio
sofferte scelte
prima dell’arrivo.

Rotatoria sulla scissione maledetta
dove si ramifica il tormento
ma è sfera che nell’asta si sublima
attrito che dalla terra
genera la Luce di una nuova stella.

tiziana mignosa
novembre 2009

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