A volte vado
nei giardini del re
e fuori lascio il mondo
coi suoi perché.
E’ lì che trovo
sotto l’albero del canto
carezze senza briglie
parole evase
alla stretta gabbia dei così è
e il sognatore
che in sordina crea
cattura raggi limpidi di sole
per regalare sogni al sogno
sorrisi di luce ai cercatori d’oro.
Dimentico
almeno per un attimo
d’indossare i sandali della ragione
che mi conducono
dove non vuole andare il cuore.
Su quei sentieri rosa
e prima di volare
il bianco mi consegna
la trasparenza fresca delle ali
esilio profumato
dove mi lascio andare.
tiziana mignosa
07 2009
Nessun commento:
Posta un commento