Sonnecchia taciturno
il primo bacio
impacchettato giace al buio
là
in fondo
tra le ragnatele del passato.
Pare dimenticato
ma quando meno te l’aspetti
come se fosse lava
esplode
e di perché picchietta
sui novelli palpiti dell’adesso.
Qualcuno ha detto che non si scorda mai
ma solo quando lo vivi sulla pelle
t’accorgi che molti ritagli precipitano nell’oblio
mentre quell’istante
e giusto pochi altri
ti rimangono impressi
come se mai fossero trascorsi.
Ci sono eventi
che schiudono il percorso
e forse è anche questo
il motivo per cui emergono dal fascio
anche se poi
come tutto il resto
scivolano sul dorso.
S’infiamma sulle gote
l’acerbo turbamento
stupore e sorriso
mescolati a batticuore.
Di caldo umido
brucia il desiderio
saliva e musica
e languido timore.
tiziana mignosa
03 2009
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