Era buio e freddo
e l’inverno copriva col suo umore
i sentimenti stanchi d’aspettare.
Era lontano il tempo
il tempo delle notti d’estate
quando la luna era la regina dell’Amore.
Oltre
oltre quell’odore
oltre la notte e la sua bellezza
ho attraversato
senza vestiti
il tormento dell’inverno.
Io
che da sempre inseguo
con la mia fragilità travestita da forza
il sogno
ho respirato una musica.
A tratti
fluttuava
oltre
oltre il chiarore dei fulmini
oltre
oltre il frastuono assordante
dei tuoni che spaccano il cuore.
Piano
piano
mi sono abbandonata
a quell’odore di musica e terra bagnata.
Il suono
lentamente
mi ha invitato a indossare la trasparenza
e
incorporea
ho aperto la porta della chiesa.
Sul cigolio dell’antico
mi sono persa
in quella musica soave
che allontanava dal mio sentire
il buio e il temporale
tiziana mignosa
10 2008
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