(Sulle note di Il volo dell’aquila di Maurizio Albano)
Inanellati i riccioli
morbidi e suadenti
come lagrime di nettare cristallino
oscillano al tepido vento
catturano
gli ultimi raggi del sole
e li fondono a sé.
Nel lento meriggio infuocato
fasci
lampi d’aurea lucente
cingono
i capelli di miele fluttuanti
lunga è la chioma
e docilmente oscilla
al rosato soffio
che tutto dora.
Rovente è il purpureo tramonto
come gli ultimi desii
avvinghiati come amanti
annodati alle spire del tempo
lentamente
si apprestano a svanire.
E’ un riso gentile
che al cielo m’accompagna
e la taciturna goccia
alla bruna terra
mestamente m’incatena.
Tra le sterminate lande
aride e sabbiose
è sconfinato
a volte
il deserto del cuore.
tiziana mignosa
05 2008
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